venerdì, Aprile 19, 2024
Dalla Provincia

Puglia, Piano Casa prorogato al 31 dicembre 2018

Fonte e foto: Edilportale

È stato prorogato al 31 dicembre del 2018 il termine per la presentazione delle istanze relative al Piano Casa, che riconosce premi pari al 20% della volumetria esistente (comunque per non oltre 300 metri cubi) nel caso di ampliamenti e del 35% nel caso di demolizione e ricostruzione, a condizione che gli interventi siano realizzati secondo precisi criteri di edilizia sostenibile.

Il Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità la proposta di legge di modifica del Piano Casa (“Misure straordinarie ed urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale” LR 14/2009).

In particolare, la norma, oltre a prorogare il termine di applicabilità delle misure a tutto il 2018, ammette al beneficio dei premi volumetrici gli interventi che riguardino edifici esistenti alla data del 1° agosto 2017.

Modificato anche il comma 3 della legge 14/2009 nella parte riguardante gli interventi di ricostruzione con riferimento alle altezze massime, alle distanze ed alle sagome planimetriche.



Ulteriore novità è costituita dalla possibilità concessa ai proprietari di immobili di realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici rientrati nella zona territoriale di “tipo A”, alle stesse condizioni strutturali previste dalla legislazione regionale.

Approvato, inoltre, un emendamento del capogruppo Noi a Sinistra Enzo Colonna, con il quale è stata prorogata anche l’efficacia delle misure previste dalla LR 33/2007 che disciplina gli interventi finalizzati al recupero delle volumetrie dei sottotetti (ad uso residenziale), nonché di porticati e locali seminterrati (residenziale, terziario e/o commerciale) e interrati (terziario e/o commerciale). Tali interventi saranno possibili infatti sugli edifici legittimamente realizzati al 30 giugno 2017 (anziché 30 giugno 2016, come precedentemente previsto).

Inoltre, al fine di coordinare il quadro normativo regionale e nazionale, l’emendamento approvato rende possibile recuperare i locali seminterrati e interrati al fine di destinarli, oltre che a uso terziario e/o commerciale (come sinora previsto), anche a usi strettamente connessi con le residenze, compresi gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, alla produzione di beni di natura artistica, con l’esclusione delle attività rumorose, inquinanti o comunque moleste.


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