Carissimo Sindaco Giovanni Allegrini, dall’articolo uscito su l’ultimo numero del “Magazine 72018” leggiamo la risposta data a Debbie Cardell sulla domanda come il Comune sta affrontando il problema randagismo.
Facciamo intanto una premessa, non vogliamo sembrare che vogliamo fare opposizione a questa Amministrazione, a noi sta a cuore il benessere degli animali, come il benessere dei cittadini,dell’ambiente e del turismo, del risparmio economico, cosi da poter destinare soldi alle tante problematiche del nostro Comune.
Ci teniamo alle buone relazioni ed al confronto da sempre!
Per questo motivo siamo molto dispiaciuti per la mancanza, in questo momento, del confronto con l’ Amministrazione.
Adesso entriamo nella discussione sull’articolo postato sul Giornale…
Noi partiamo dalla esperienza fatta sul territorio, dalla situazione che abbiamo trovato e di quali azioni concrete ed immediate si possono fare per arginare il problema.
Realizzare il canile sanitario è importante perché siete obbligati per legge, riflettendo sul nostro Comune che ha un’estensione limitata in confronto ai paesi limitrofi, pensiamo che al momento non converrebbe costruire il canile sanitario per vari motivi:
1. Il Comune affronterà una spesa per realizzarlo
2. Affronterà spese di gestione, luce, acqua, riscaldamento, operatore che dovrà gestire la struttura perché i cani devono essere accuditi,
3. La gente sapendo del canile sanitario ne approfitterà per abbandonare altri cuccioli li vicino,
4. I cani che saranno sterilizzati voi dite che entro 60 giorni dovranno essere adottati, noi invece vi diciamo che quei cani non saranno di facile adozione perché randagi e non abituati a stare con le persone e quindi quei cani proprio perché non potranno sostare più di 60 giorni, finiranno inevitabilmente nel canile e il Comune continuerà ad aumentare per ogni cane la spesa di 1200 € all’anno e sappiamo bene che quei cani rimarranno a vita nel canile.
Dall’incontro avuto in Comune a San Michele insieme alla Asl, chiedemmo di poter fare come in alcuni Comuni del foggiano dove in assenza di canile sanitario la asl favoriva gli stalli di degenza dove il cane sterilizzato, in un qualsiasi canile sanitario, il giorno stesso viene spostato in uno stallo di degenza messo a disposizione o di volontari o di cittadini volenterosi. Questi stalli sono gratuiti e il cane staziona solo per pochi giorni, il tempo per rimettersi in forze dopo l’intervento di sterilizzazione.
Il cane chiaramente viene microcippato a nome del Sindaco con una assicurazione che viene a costare non più di 50€ annuo. Dopo che il cane si riprende può essere rimesso sul territorio seguito dai volontari in situazioni tranquille a costo zero per il Comune.
L’altra soluzione originale che stanno sperimentando sono gli stalli casalinghi anche qui messi a disposizione di volontari o cittadini volenterosi, il cane rimane intestato al sindaco fino alla sua adozione.
Tutto questo costa quasi zero all’amministrazione e si favorisce il benessere del cane.
La nostra Asl non accetta gli stalli di degenza, questa cosa sarebbe da approfondire con i Dirigenti Asl regionali, perché non capiamo come si può favorire in alcune provincie questa procedura ed in altre no.
Ma andiamo oltre, guardando la situazione del randagismo nel nostro Comune, sarebbe molto più conveniente non realizzare il canile sanitario, se ci sono una ventina di cagne femmine da sterilizzare il Comune può fare una convenzione con veterinari privati, contrattare il costo delle sterilizzazioni e anche della degenza, così facendo si risparmierebbero davvero tanti soldi e si comincerebbe da subito a sterilizzare.
In questo caso visto che non si vuole procedere con la riemissione sul territorio, si può procedere con gli stalli casalinghi e qui la decisione spetta agli amministratori e la asl non avrebbe nessuna voce in capitolo.
I soldi che si risparmierebbero sarebbero davvero tanti e quei cani verrebbero educati per essere dati in adozione.
È anche chiaro che questa operazione, senza controllo del territorio non determina l’eliminazione del problema.
Caro Sindaco ripensaci, ne va del benessere degli animali dell’immagine del nostro Comune oltre che del risparmio economico, speranzosi di poter riprendere le collaborazioni.
OIPA di San Michele Salentino