La situazione degli impianti sportivi a San Vito

Di Ciccio De Leonardis

D. In occasione della inaugurazione dei lavori di messa a norma del campo sportivo E.M. Citiolo abbiamo incontrato il Consigliere delegato allo sport Luciano Cavaliere e da lui vorremmo conoscere la situazione degli impianti sportivi comunali

R. “Stiamo lavorando, assieme a tutta l’amministrazione, e in particolar modo al vicesindaco Santoro delegato anche alla gestione delle strutture sportive, per rendere funzionali tutte le strutture sportive comunali il prima possibile.

Con riferimento al palazzetto dello sport, abbiamo già attivato interventi di ordinaria manutenzione, quali ad esempio il rifacimento delle strisce da campo per il calcetto, non più visibili in alcuni punti, ed  inoltre ci siamo adoperati per la prossima sostituzione delle guarnizioni delle finestre al fine di risolvere il problema delle infiltrazioni da pioggia. Si tratta dei primissimi interventi che stiamo adottando, approfittando anche di questo periodo di chiusura dovuto al Covid19.

Relativamente alla struttura tensostatica “A. Ruggiero”, invece, abbiamo provveduto a far potare gli alberi adiacenti alla copertura che, soprattutto nelle giornate di vento, rischiavano di rompere il telone della struttura.



Per entrambi queste strutture abbiamo previsto i percorsi COVID, così come indicato dalla legge e dai protocolli delle federazioni sportive, cose essenziali ed elementari ma che nessuno, nei mesi precedenti, aveva  previsto.

Questi sono i primissimi interventi ordinari, ma siamo ben consapevoli che il palazzetto, ad esempio, necessita di importanti interventi strutturali che l’attuale amministrazione vuole programmare nel corso di questi cinque anni.

Per quanto riguarda, invece, il campo sportivo “E. M. Citiolo”, finalmente questa amministrazione, così come promesso, ha provveduto a riaprire  la struttura.

Appena ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione di stallo, di tensione, forse sarebbe meglio dire di “impantanamento” fra la ditta appaltante e gli uffici preposti, che dialogavano tra loro con difficoltà. Abbiamo semplicemente fatto quello che la politica dovrebbe sempre fare, e cioè interagire fra le parti, portarle su uno stesso tavolo, ragionare, confrontarsi, e questo ci ha consentito di arrivare alla conclusione dei lavori e alla riapertura.

Il 4 gennaio i Sanvitesi hanno riavuto il proprio campo sportivo, e questo è un dato di fatto incontrovertibile. Il resto ci è sembrata pura propaganda politica, in particolare l’entusiasmo manifestato sulla stampa e sui social da parte di alcuni esponenti dell’attale minoranza, primi artefici, a nostro avviso, di questo interminabile ritardo. Un comunicato, tra l’altro, ovviamente di parte e intempestivo in quanto pubblicato a tutti i costi in anticipo rispetto a quello ufficiale organizzato dall’amministrazione, quasi a rappresentare un vano tentativo di espiare colpe passate.

Questa amministrazione non si è limitata a raccogliere e portare a compimento un’eredità, ma, appena  insediata, ha voluto dare un segnale forte in tema di impianti sportivi, approvando con una delibera di Giunta un progetto, finanziato con fondi statali, per la conversione del terreno di gioco, garantendo la messa in opera del manto erboso, l’installazione dei pannelli solari per un migliore efficientamento energetico, oltre che il recupero e il rispristino delle aree pertinenziali circostanti.

Sempre per il campo sportivo “Citiolo”, inoltre, abbiamo in programma altri interventi da programmare nel corso dei prossimi cinque anni, quali il recupero del campo da basket esterno e la messa in sicurezza della tribuna scoperta ad oggi ancora inagibile. Abbiamo, inoltre, programmato interventi di tinteggiatura delle mura esterne dell’impianto.

 Il “Citiolo” non è semplicemente una struttura sportiva, ma rappresenta anche un pezzo di cuore di questa città, negli anni in cui mio padre giocava a calcio, la domenica il campo era meta della stragrande maggioranza dei sanvitesi, e non è mistero che in molte occasioni si ricordi quella “processione umana” quasi con un senso di nostalgia e romanticismo, perché lo sport è anche questo.

Altra struttura sulla quale sarà necessario riflettere per programmare interventi opportuni, è quella del campo “A. Vasta”. Nel caso specifico bisognerà approfondire con gli uffici preposti la possibilità di intervenire per ampliare il terreno di gioco al fine di renderlo regolamentare per lo svolgimento dei campionati di calcio delle categorie minori.”

Il tensostatico di San Vito “Ruggiero”

D. Come credete di gestire le strutture sportive

R. “Cosa diversa è il problema della gestione di queste strutture. Sia per il palazzetto, sia per i due campi da calcio sarebbe volontà di questa amministrazione arrivare ad una concessione diretta alle società. Ci stiamo alacremente lavorando, ma è ovvio che non sono risultati che si possono portare a casa in poche settimane. L’auspicio mio e dell’intera amministrazione è quello di poter conseguire tale obbiettivo.

Per quanto riguarda, invece, la struttura tensostatica, la situazione è più complessa in quanto lo stesso è stato realizzato con finanziamenti mirati, e per forza di cose al momento non può ne’ essere utilizzato per competizioni sportive, tanto meno può essere dato in concessione alle società sportive.

Infine, relativamente alle palestre scolastiche, la competenza spetta direttamente ai dirigenti scolastici i quali possono, come già avvenuto negli anni passati, autorizzare nelle ore pomeridiane, l’utilizzo delle stesse. Ovviamente ci siamo già interfacciati con loro per provare a capire l’eventuale disponibilità delle strutture, purtroppo lo stato emergenziale dovuto al diffondersi del virus Sars-Cov-2 ha reso le cose impossibili e ad oggi non vi è disponibilità di utilizzo, ma torneremo a risollecitare i presidi non appena ci sarà consentito. Allo stesso modo abbiamo intenzione di chiedere la disponibilità di utilizzo della palestra del Liceo scientifico, di competenza della Provincia.”

D. La collaborazione con le società ha dato ottimi risultati con i campi da tennis all’esterno del palazzetto

R. “Sicuramente sì, la felice esperienza del Tennis Club San Vito rappresenta un esempio di sana gestione di un impianto sportivo di proprietà comunale da parte di un concessionario terzo, ed è su quel modello che proveremo a raccogliere le disponibilità future di eventuali privati che vogliano investire nello sport della nostra città.

Quell’esperienza ci ha dimostrato che in pochissimo tempo si può stravolgere un impianto e si può creare un movimento che avvicini alla pratica sportiva bambini, giovani e adulti, il tutto a vantaggio del Comune, che a fine concessione rientrerà in possesso di campi nuovi e regolamentari, oltre che della comunità intera. “

D. Alcuni anni fa la manifestazione sportiva “settembre sport” era una vetrina per tutti gli sportivi locali, siete intenzionati a ripristinarla?

R. “Abbiamo già svolto alcuni incontri con le società sportive e abbiamo comunicato loro la volontà di questa amministrazione di riportare tra gli appuntamenti fissi stagionali quello del “Settembre Sport”. Com’era prevedibile abbiamo raccolto la piena disponibilità delle stesse per contribuire alla realizzazione della manifestazione, non mi capacito ancora per l’infelice scelta della passata amministrazione di abdicare completamente da tale iniziativa, relegando lo sport a qualcosa di meramente futile.”

D. Come credi di incrementare la partecipazione allo sport

R. “Lo sviluppo dello sport passa necessariamente da una presa di coscienza dell’importanza che lo stesso può dare alle diverse generazioni. Se si guarda sul vocabolario la definizione dello sport, troveremo che esso è “l’insieme di attività motorie che impegna, a livello agonistico oppure di esercizio, le capacità psicofisiche dell’atleta, che svolge una disciplina con finalità amatoriali oppure di professione”, eppure a tale definizione asettica dovremmo aggiungere ben altro e cioè un luogo sano dove far crescere i propri figli, dove insegnare loro il valore del gioco di squadra, dello stare insieme, un impegno concreto fatto di dedizione nel sacrificio fisico per raggiungere un obiettivo, rispettare le regole e avere la cultura del saper perdere o vincere. Come già comunicato alle società è intenzione del sottoscritto, convocare le stesse di media una volta al mese per concordare assieme le iniziative da intraprendere, con l’obiettivo di organizzare, nei limiti del possibile e COVID permettendo, delle manifestazioni con determinata cadenze anche al fine di far conoscere ai sanvitesi tutte le società esistenti. Abbiamo già avuto degli spunti importanti ma per proseguire abbiamo la necessità di capire quale sia l’attuale offerta sportiva presente nel paese. A San Vito abbiamo l’albo delle associazioni riconosciute che comprende realtà di diverso genere ma non esiste un registro dello sport, per questo abbiamo aperto un avviso pubblico per censire esclusivamente tutte le società e associazioni sportive, dai centri di maneggio alle scuole di ballo anche esse riconosciute dal CONI come attività sportive. “

Il campo “Vasta” nel rione San Vincenzo

D. Quanto pesa la responsabilità di rappresentare i propri concittadini

R. “Molto, ti svegli la mattina con il pensiero di quello che c’è da fare per rendere migliore questa città, ascoltare le indicazioni dei concittadini e cercare di trovare una soluzione, il prima possibile. Ma la responsabilità pesava già durante la campagna elettorale, è difficile da spiegare ma penso che per chi ami la politica già la stessa candidatura ha un forte senso di responsabilità e non può essere mai un gioco. L’improvvisazione ha creato il nulla e il nulla quasi sempre corrisponde a disastri e il risultato del 20 e 21 settembre ne è stato la certificazione. Noi abbiamo preso un impegno concreto con la cittadinanza ed era quello di ridarle dignità, ridarle una speranza e lo faremo perché, come avrebbe detto Oriana Fallaci, non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie… lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità. San Vito crescerà se sapremo interpretare le esigenze dei cittadini, la strada è lunga ma il percorso è tracciato… il filosofo Nietzsche  avrebbe detto “Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci”.

Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci”.

Colgo l’occasione per augurare a tutti i Sanvitesi un 2021 fatto di serenità e soddisfazioni personali, con la speranza di poter archiviare una volta per tutte la parola “Covid19”.”


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