Intervista a Danilo Turco
Un compleanno da incorniciare per il nostro portiere Danilo Turco, alla prima stagione in biancoverde. Infatti, proprio domenica scorsa, ha soffiato su 33 candeline. Festa, dunque, anche perché, in queste prime sei partite, ha regalato prestazioni molto positive. Quando è stato chiamato in causa, è risultato determinante, contribuendo al momento esaltante dell’US San Vito. Ma dietro al portiere c’è anche l’uomo: abbiamo parlato con lui della sua carriera, dei suoi obiettivi e di come si trova ad indossare la maglia del San Vito.
Tanti auguri Danilo! Compleanno con vittoria.
Esatto! È stata una domenica bellissima: come regalo non potevo chiedere di meglio. Voglio ringraziare tutti, compagni, staff e i tifosi biancoverdi per il calore dimostratomi.
Parlaci un po’ di te! Sei “nuovo” e i sanvitesi vogliono conoscerti.
Ho iniziato nel settore giovanile del Grottaglie. Poi varie squadre abruzzesi e umbre tra la Serie D e l’Eccellenza. Dal 2015, ho conciliato le mie esigenze lavorative con il calcio giocando a Ferrara, Pisa e Rovigo in campionati di Promozione ed Eccellenza.
Insomma, un curriculum di tutto rispetto! Il momento più bello?
Sì, qualche soddisfazione penso di essermela tolta ma l’entusiasmo e la passione di oggi sono le stesse di allora. Di tutte queste esperienze, mi sono rimasti particolarmente nel cuore i due anni in Veneto, a Rovigo: eravamo quasi una famiglia e con una società solida alle spalle. Si era instaurato quel qualcosa che ti rimane dentro anche a distanza di tempo. Per esempio domenica mi hanno chiamato per farmi gli auguri…
Un inizio di stagione positivo con solo tre gol incassati. Ricordo ancora la sfuriata con i tuoi compagni per il gol subito a Latiano nel recupero.
Rivendendolo potevo fare qualcosa in più però, sul momento, mi sono infuriato, anche un po’ con me stesso.
Un po’ severo? Sempre a Latiano, sul finire della prima frazione, hai salvato il risultato con una prodezza!
Prendere gol mi fa sempre arrabbiare, soprattutto dopo una bella parata. Poi non ci penso più. Ma, a fine anno, la differenza reti può risultare determinante, anche in senso negativo. Così è successo l’anno scorso a Fragagnano. Mister Frusi punta molto su questo: bisogna realizzare più gol possibili e prenderne sempre meno.
Finora è quello che sta succedendo, con una media-realizzazione di quasi 4 gol a partita.
La media è molto alta, speriamo di continuare così. A nessuno piace perdere, ma vincere in questo modo, anche con le prodezze dei singoli, fa veramente piacere. Per mio conto spero di fare sempre meglio.
Con la tua esperienza, dove questa squadra può ancora migliorare?
C’è un bel gruppo affiatato e di qualità. Dopo un po’ di rodaggio siamo sulla buona strada e penso che, partita dopo partita, si veda questa progressione. Collaborare in campo, festeggiare insieme, fare una rincorsa per aiutare il compagno in difficoltà: tutti aspetti importanti e che saranno fondamentali nei momenti di buio, che arriveranno sicuramente. Finora siamo andati in svantaggio due volte. A Laterza la reazione non è stata immediata. Domenica, invece, abbiamo reagito all’istante. Questo, per me, è un segnale molto incoraggiante. Dunque, i presupposti per una stagione positiva ci sono. I risultati dipenderanno solo da noi.
Dopo il bel campionato scorso col Fragagnano, mister Frusi ti ha voluto qui a San Vito.
Ho un rapporto personale di fiducia con lui. L’ho conosciuto l’anno scorso. È molto bravo, cura ogni particolare, così come anche mister Morrone. Non lasciano nulla al caso, sia per quanto riguarda la fase difensiva, sia per quella offensiva. E poi c’è un’attenzione maniacale al gruppo. Anche lui crede che per vincere, una delle cose che fa la differenza, è la coesione del gruppo.
Che atmosfera hai trovato a San Vito?
L’anno scorso ho esordito con il Fragagnano proprio all’E.M. Citiolo. Entrando in campo ho avuto una sensazione piacevole: tribuna piena, tifosi che sostenevano la squadra, terreno di gioco nuovo. Ad agosto, quando mister Frusi mi ha proposto questa esperienza sanvitese, non c’ho pensato due volte. Per me è un onore giocare per questi colori, davanti a tifosi che ti incitano costantemente, su un terreno così bello e con alle spalle una società seria e sempre presente. Sono tutti fattori importanti che possono determinare una stagione di successo.
E col preparatore dei portieri?
È il primo anno che lavoro con mister Cervellera e mi trovo molto bene: abbiamo un bel rapporto. Il gruppo dei portieri si allena diversamente dal gruppo squadra. Lui è molto preparato e ci confrontiamo costantemente. Non tanto sulla singola parata ma soprattutto quando prendo il gol perché vuol dire che c’è stato un errore. Anche a 33 anni, ho tanta voglia di migliorare.
Grazie mille Danilo! In bocca al lupo per questa esperienza biancoverde e ancora auguri per il compleanno appena trascorso.
Passiamo ora alla consueta analisi della giornata. Nella 7a di andata (che ha visto riposare il Latiano), è finita 1-0 per i padroni di casa la supersfida Ostuni – S.T.Fasano. La partita, molto equilibrata, si è svolta davanti a una grande cornice di pubblico. Decisiva, a metà ripresa, una grave svista della difesa degli ospiti che avrebbero meritato di più. Secondo previsioni le vittorie del Noicattaro a Statte (0-3) e, in casa, del Mottola sul Noci (1-0) e del H. Laterza sulla Cedas Avio Brindisi (1-0). Sorpresa a Rutigliano dove i padroni di casa si sono fatti rimontare due reti dalla G.C.Taranto (2-2). Si conferma il buon momento del Ceglie che vince, in trasferta e largamente (1-4), contro un Castellana in grave crisi di risultati. E proprio i messapici ospiteranno domenica prossima i nostri biancoverdi. Sarà una sfida entusiasmante, aperta ed importantissima, anche in chiave play off.
La Brigata Normanna, per la trasferta di Ceglie M., sta organizzano un pullman (partenza ore 13.30) per sostenere al massimo la squadra. Per info e prenotazione: tel. +393294535736