San Michele Salentino fa rumore per la Palestina
Non vuole restare in silenzio. Non può. Di fronte all’orrore che si consuma da mesi nella Striscia di Gaza, il Comune di San Michele Salentino alza la voce con un gesto forte, simbolico e collettivo. Questa sera, alle 20.00 in piazza Marconi, cittadini, amministratori e associazioni si daranno appuntamento per partecipare al flash mob “Fai rumore per la Palestina”, un’iniziativa promossa per scuotere le coscienze e rompere l’indifferenza che ancora avvolge la tragedia in corso.
A guidare l’impegno è il sindaco Giovanni Allegrini, affiancato da assessori e consiglieri comunali, che già il 3 giugno scorso aveva promosso e approvato, su proposta della consigliera Rosalia Fumarola, una delibera con parole nette: condanna senza appello alle operazioni militari israeliane a Gaza, riconosciute responsabili di stragi di civili e violazioni del diritto internazionale.
Nel documento si riafferma il ripudio di ogni forma di violenza contro le popolazioni innocenti e si richiama il bisogno urgente di un cessate il fuoco, dell’apertura di corridoi umanitari, e di un processo politico credibile capace di garantire giustizia, pace e autodeterminazione per entrambi i popoli. Parallelamente, l’amministrazione ha chiesto al Governo italiano di agire per la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e per fermare gli attacchi ai civili.
La sedia vuota: simbolo di un’assenza che parla
In un altro gesto dal forte impatto emotivo, davanti al Municipio, proprio di fronte alla scuola elementare, è stata collocata una sedia vuota. Proveniente da una delle aule del paese, è stata voluta personalmente dal sindaco come segno di dolore e memoria per i bambini uccisi nella Striscia di Gaza.
“Ogni giorno – ha dichiarato Allegrini – è come una classe cancellata. Ogni giorno, un appello senza risposta. Quella sedia appartiene a tutti. Invita a fermarsi, a riflettere, a non distogliere lo sguardo”. Un oggetto semplice, divenuto simbolo potente di un’assenza irreparabile.
Il suono delle coscienze
Non è stato l’unico momento di partecipazione. Lo scorso fine settimana, grazie a un’iniziativa di Pax Christi condivisa con la sezione locale dell’ANPI e varie associazioni del territorio, la comunità ha fatto risuonare nel cuore del paese fischietti, pentole e coperchi, uniti al rintocco delle campane della Chiesa Grande, per “fare rumore” e dare voce alla protesta contro la strage in atto. Una risposta spontanea, popolare, profondamente sentita.
A supportare e rafforzare questa linea di mobilitazione anche una nuova mozione approvata all’unanimità in Consiglio comunale. Su proposta della consigliera Fumarola, la bandiera palestinese è stata esposta sul Palazzo comunale. Un emendamento del gruppo di minoranza “San Michele Salentino No Enfiteusi”, anch’esso approvato all’unanimità, ha affiancato la bandiera della Pace, per ribadire che il messaggio è più ampio: solidarietà a tutte le vittime delle guerre, rifiuto di ogni forma di violenza.
Un piccolo paese, un grande messaggio
San Michele Salentino si unisce così al coro delle comunità che nel mondo chiedono giustizia e pace. Un paese piccolo, ma con un cuore civile che guarda oltre i propri confini.
“Anche da un piccolo paese – ha detto il sindaco – può partire un messaggio grande: la vita di ogni essere umano conta”.
E stasera, in piazza Marconi, quelle parole prenderanno voce, corpo e rumore.