Tragedia in moto elettrica: dopo tre settimane Giuseppe Ancora torna a casa
Saranno celebrati questa mattina, mercoledì 16 luglio, alle ore 11 nella chiesa di San Domenico, i funerali di Giuseppe Ancora, il giovane di 23 anni rimasto vittima di un drammatico incidente a Gorizia. Il ritorno in paese della salma, avvenuto solo nelle scorse ore dopo tre settimane di attesa, segna l’ultimo saluto al ragazzo.
La tragedia risale al 24 giugno. Giuseppe, originario di San Vito dei Normanni ma trasferitosi temporaneamente in Friuli per motivi di lavoro, aveva appena terminato il turno come addetto alla sicurezza presso l’allestimento di un concerto dei Massive Attack. A bordo di una moto elettrica, nel rientro verso casa, ha perso improvvisamente il controllo del mezzo in via Blaserna, impattando contro il palo di un cartellone pubblicitario nei pressi della Casa Rossa. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi – intervenuti con ambulanze e un elisoccorso – per il 23enne non c’è stato nulla da fare. L’impatto gli è stato fatale.
La salma di Giuseppe Ancora è rimasta bloccata in Friuli Venezia Giulia per tre settimane, necessarie all’espletamento degli accertamenti medico-legali disposti dalla procura, compresa l’autopsia. Solo al termine degli esami il corpo ha potuto fare ritorno nella sua San Vito, dove oggi parenti e amici lo accompagneranno nel suo ultimo viaggio.
Numerosi i messaggi di cordoglio circolati sui social nei giorni successivi all’incidente. Anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, aveva voluto esprimere pubblicamente il dolore della città: “Un giovane di soli 23 anni – aveva scritto – che lavorava per regalare emozioni agli altri. Una tragedia che ci lascia senza parole”.
A fare da sfondo al funerale sarà piazza Leonardo Leo, cuore pulsante di San Vito dei Normanni, dove in queste ore l’intera cittadinanza si stringe intorno alla famiglia Ancora, in un dolore composto e silenzioso. La morte di Giuseppe, giovane lavoratore descritto da chi lo conosceva come serio e determinato, ha lasciato un vuoto profondo in quanti lo avevano incontrato nel suo breve cammino.