San Michele Salentino, martedì 9 dicembre il convegno “Rovine di Puglia. Oltre l’istante”
Il prossimo 9 dicembre 2025, alle 17:30, la Pinacoteca “Salvatore Cavallo” di San Michele Salentino ospiterà il convegno “Rovine di Puglia. Oltre l’Istante”, organizzato dall’associazione SUN – Spazi Urbani Nascenti. L’iniziativa rappresenta una tappa fondamentale nel percorso avviato con il concorso fotografico “Rovine di Puglia: Memorie del tempo”, progetto che ha coinvolto cittadini, fotografi e appassionati nel racconto delle architetture abbandonate della regione.
Il convegno propone una riflessione profonda sul rapporto tra memoria, paesaggio e identità, trasformando la fotografia in un ponte tra passato e futuro. Le immagini che hanno raccontato muri scrostati, masserie isolate, opifici dimenticati e antichi luoghi di vita diventano così strumenti per riattivare l’attenzione pubblica e stimolare percorsi concreti di tutela.
La serata si articolerà in due momenti distinti ma complementari. La sezione “Memorie” aprirà il programma con la presentazione dei risultati della mostra dedicata al concorso: un racconto corale attraverso gli scatti raccolti, ora anche geolocalizzati in un nuovo sito che permette di esplorarli come tappe di una mappa regionale del tempo sospeso. A dialogare con il pubblico saranno anche i fotografi autori delle opere, chiamati a condividere le loro esperienze sul campo e il significato del loro sguardo.
A seguire, la fase “Azione” porterà sul palco professionisti, investitori e operatori del settore impegnati ogni giorno nel recupero di edifici abbandonati. Attraverso esempi concreti e casi di successo, i relatori mostreranno come rovine e spazi dismessi possano diventare opportunità di sviluppo economico, culturale e sociale.
In chiusura, verrà svelata ed esposta in grande formato la fotografia vincitrice del concorso, eletta a simbolo del progetto e del suo messaggio: trasformare la memoria in responsabilità, e il patrimonio dimenticato in occasione di rinascita.
Un appuntamento che non celebra solo il passato, ma invita la comunità a immaginare un futuro in cui le “rovine” tornino a vivere.