Trent’anni senza Marcello Palmisano: un paese intero lo ricorda con affetto e orgoglio
San Michele Salentino non dimentica. A trent’anni dalla tragica scomparsa di Marcello Palmisano, storico operatore del TG2 caduto a Mogadiscio durante un reportage nel 1995, il suo paese d’origine ha voluto rendergli omaggio con una serata commemorativa densa di emozione, memoria e riflessione sul ruolo fondamentale del giornalismo libero.
Marcello Palmisano non era soltanto un cronista dietro la telecamera: era un testimone del mondo. Dalla caduta del Muro di Berlino allo sbarco degli albanesi sulle coste pugliesi, fino alla seconda guerra del Golfo, le sue immagini hanno raccontato la storia contemporanea, diventando documenti visivi ancora oggi trasmessi dalla Rai.
L’omaggio di una comunità intera
L’evento, promosso con passione dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, le associazioni Attacco Poetico e Libera, la parrocchia e la famiglia Palmisano, ha avuto luogo in una piazza gremita di cittadini, studenti e amici. Un momento pubblico di memoria collettiva, fortemente voluto dall’assessora alla Cultura Tiziana Barletta, che ha curato l’organizzazione coinvolgendo l’intera comunità.
Libertà di stampa e memoria attiva
Cuore della serata è stato il ricordo dell’attacco in cui Palmisano perse la vita mentre documentava la guerra civile in Somalia. Un episodio drammatico, ripercorso con sobrietà e rispetto, ma anche con la consapevolezza che raccontare la verità comporta spesso dei rischi altissimi. A portare una testimonianza diretta e attuale è stata Vittoria Torsello, giovane freelance impegnata su temi ambientali e sociali, che ha ribadito l’importanza del giornalismo indipendente come strumento di democrazia.
Un’eredità che guarda al futuro
Durante la serata è stata consegnata la borsa di studio intitolata a Marcello Palmisano, simbolo concreto di un’eredità che vuole ispirare le nuove generazioni. Presenti la moglie Maria Cristina Scaccia, la figlia Adelaide e numerosi parenti e amici, visibilmente commossi per l’affetto e la partecipazione dimostrati dal paese.
Cartoline da spedire nel mondo
A rendere ancora più tangibile il legame con il passato e con l’identità di Palmisano come “viaggiatore dell’informazione”, il Comune ha realizzato due cartoline commemorative con immagini dell’operatore al lavoro. Un invito, rivolto a tutti i cittadini, a farle viaggiare per il mondo, portando con sé non solo il ricordo di Marcello, ma anche un messaggio di libertà, impegno e coraggio.
La commemorazione di Marcello Palmisano non è stata solo un tributo alla memoria, ma un atto collettivo di responsabilità civile. In un tempo in cui la verità rischia spesso di essere soffocata, ricordare chi ha pagato con la vita il diritto di raccontarla è un dovere che riguarda tutti. E San Michele Salentino, con questa serata intensa e partecipata, ha dimostrato di saperlo fare nel modo più autentico.