Casa Carbotti compie 10 anni di attività
L’anno sociale delle attività di Casa Carbotti, appena concluso, ha segnato un traguardo degno di nota: significa 10 anni di attività. Traguardo che vuole essere, nello stesso tempo, anche punto di ripartenza per un percorso che deve continuare. E’ un impegno per noi operatori,ma soprattutto, è un dovere morale per le amministrazioni locali che si alternano al governo della città. Anzi è un obbligo per loro, previsto dall’atto notarile con cui il professor Vincenzo Carbotti ha generosamente disposto che la Casa di famiglia fosse donata al Comune per attività sociali.
Nel corso del tradizionale incontro di fine anno sociale 2017/2018, tenuto presso la sede, il coordinatore delle attività che si svolgono nella struttura, professor Giuseppe Cecere, ha brevemente tracciato la storia dei primi anni di questa struttura che è una realtà interessante per il paese. Casa Carbotti si è caratterizzata come luogo di aggregazione, di identità della comunità locale, della memoria collettiva, di volontariato, di solidarietà. Qui giovani e adulti, donne e uomini, persone disponibili a donare parte del proprio tempo, a mettere gratuitamente e disinteressatamente a disposizione degli altri il proprio sapere, il proprio saper fare , le proprie esperienze e competenze, trovano il luogo ideale. Casa Carbotti è Centro Aperto a chiunque sia disponibile a mettere a disposizione degli altri, a titolo di puro volontariato, ciò che è in grado di offrire. Sulla base di questo valore, fin dall’inizio della storia, ormai dieci anni fa, è stato possibile avviare dei laboratori guidati da persone in pensione o ancora in attività lavorativa. Laboratori in linea con le nostre tradizioni, come cucito, sartoria, maglieria, tombolo, confezione di cestini e panieri, cucina, ricamo; ma anche laboratori in linea con i tempi : informatica, lingua francese e lingua inglese; non sono mancate iniziative a beneficio dei minori, come avvio all’uso della tastiera, esperienze di disegno e acquerello.
E’ da sottolineare che tutte le attività son autofinanziate con modesto contributo offerto dai partecipanti.
Il Centro aperto ha visto anche la partecipazione di persone di paesi limitrofi ad alcune attività. Il modello funzionale del Centro , per le sue caratteristiche, ha suscitato anche l’interesse di operatori sociali di altre strutture. .
Nel corso dell’incontro di fine anno sociale, svoltosi nel consueto clima di serena familiarità, il coordinatore professor Pino Cecere ha ringraziato tutti gli operatori e i coordinatori dei laboratori: sig.a Lina Chionna per cucito e sartoria, sig.a Lucia Antonino per maglieria, sig.a Claudia Convertino per riciclo creativo, sig. Luigi Errico per cestini , panieri e stuoie in canne, sig.a Franca Leo per tastiera e musica per bambini, i signori Tommaso Marchese e Teo Vitale per informatica di base e di primo livello. Assenti per impegni improcrastinabili le coordinatrici di laboratorio di Francese, professoressa Rosaria Santoro e di inglese, professoressa Assuntina Zurlo. Per le signore un ringraziamento espresso con un semplice omaggio floreale. Un particolare ringraziamento è stato rivolto al sig. Nuccio Mingolla , dinamico operatore , attento e pronto ad ogni evenienza , anche per il suo costante rapportarsi con gli uffici comunali.
L’appuntamento è per il prossimo settembre con la riunione dei conduttori delle varie attività da programmare per il prossimo anno sociale.