martedì, Ottobre 15, 2024
San Michele Salentino

Sequestro di persona, estorsione e minacce in famiglia, arrestato

Segregava il padre nella sua camera da letto. Minacciava la prozia di bruciarle l’appartamento, se non gli avesse corrisposto una somma di denaro quasi quotidiana. Si comportava con violenza anche nei confronti della madre e del fratello, arrivando a servirsi persino di un’accetta per imporre la sua tirannia. Un 35enne di San Michele Salentino ha fatto vivere tutta la sua famiglia in un regime di terrore.

Ma adesso l’incubo è finito, perché l’uomo è stato condotto in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al culmine delle indagini condotte dai carabinieri della stazione di San Michele Salentino. L’arrestato è accusato di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, estorsione e danneggiamento.

Per 10 anni, fra il 2008 e il 2018, l’indagato avrebbe costretto a una lunga sequela si soprusi i suoi familiari. Da quanto appurato dai carabinieri, il 35enne aveva una sorta di regime improntato alla violenza e alla prevaricazione, determinando a carico dei congiunti condizioni di vita penose. Ampia, da quanto emerso nel corso delle indagini, è la gamma degli episodi addebitati all’indagato che vanno dalle frasi dal contenuto minaccioso (minacce di morte), che con frequenza quasi giornaliera ha profferito servendosi anche di un’accetta che nella circostanza brandiva, al lancio di suppellettili presenti nell’abitazione in cui ha convissuto con i genitori.



Ed ancora, da quanto appurato dagli inquirenti, i suoi quotidiani scatti d’ira a seguito dei quali ha danneggiato l’arredo, gli infissi, i vetri dell’appartamento, nonché gli effetti personali delle parti offese. In una circostanza ha persino danneggiato gli specchietti retrovisori esterni dell’autovettura del padre. A seguito della sua costante aggressività, dovuta all’abuso di bevande alcoliche, in numerose occasioni non sono mancati gli atti di violenza fisica di cui si è reso protagonista rivolti nei confronti dei genitori ai quali ha sferrato schiaffi al volto e spintoni contro le pareti.

Tali violenze che hanno provocato lesioni personali e traumi al viso e al cuoio capelluto dei malcapitati. Non sono mancati anche, come appurato dai carabinieri, gli episodi estorsivi perpetrati nei confronti della ultraottantenne prozia paterna, minacciata di morte in più circostanze sia con gesti intimidatori, sia pronunciando frasi dal contenuto minatorio tanto da costringerla per paura che le venisse bruciato l’appartamento a consegnargli quasi quotidianamente la somma di 15/20 euro e anche più, ogni giorno, corrispondenti a più della metà della pensione percepita dalla donna.

In sostanza, in questo lunghissimo arco temporale l’uomo si è reso protagonista di ricorrenti condotte violente e minacciose rivolte ai genitori, al fratello minore e all’anziana prozia aggredendoli sia fisicamente che verbalmente, provocandogli lesioni personali, ingiuriandoli e minacciandoli anche con l’uso di armi improprie (un coltello a molla e un’accetta). Ed infine segregando in camera da letto il padre diabetico per oltre 12 ore, costringendolo durante la notte a espletare i propri bisogni fisiologici all’interno della stanza. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Brindisi.


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