Nella settimana di Ferragosto, un percorso fra le eccellenze cittadine
TUTTA LA CITTA’ IN UNA MOSTRA
Nella Chiesa di San Giovanni “Sovente mi sovviene di San Vito. San Vito dei Normanni, la sua terra, il suo popolo”
È con le parole di uno dei più celebri figli della sua terra, il filosofo Giuseppe Lanza del Vasto, che San Vito dei Normanni si presenta ai turisti negli affollati giorni di Ferragosto. Nella centrale Chiesa di San Giovanni è infatti aperta la mostra “Sovente mi sovviene di San Vito. San Vito dei Normanni, la sua terra e il suo popolo”, un percorso in foto e video fra le eccellenze della città, che prende il titolo proprio da un celebre componimento che Lanza del Vasto dedicò alla sua terra natale e che chiamò, appunto, “Casa Natia”. A promuoverla – per la terza volta, dopo le fortunate edizioni del 2018 e del 2019 – è l’Amministrazione Comunale, che ne ha affidato i contenuti a Dario Romano, curatore del programma di arte e cultura “Artbox”, in onda su La7. La mostra sarà aperta in occasione degli eventi che si svolgono in centro storico in questi, così come da cartellone degli eventi estivi curati dalla Civica Amministrazione.
Dalla cripta rupestre di San Biagio, che con il suo ciclo di affreschi del XII secolo è un unicum nel Mezzogiorno d’Italia, al Museo Diffuso Castello d’Alceste, che raccoglie le testimonianze della presenza messapica nel territorio (antica quanto la città di Roma), fino al Castello Dentice di Frasso e alle chiese che costellano l’abitato: tutta la storia della città, con le sue tradizioni, le sue bellezze e suoi monumenti è concentrata in un unico posto, la barocca Chiesa di San Giovanni, che è a sua volta un piccolo gioiello d’arte, dichiarata monumento di interesse nazionale sin dagli anni ’80.
Non manca, ovviamente, il ricordo dei figli illustri: accanto al già citato Lanza del Vasto, si incontrano il compositore Leonardo Leo, il pedagogo Vito Buonsanto, la venerabile Antonietta “Nennolina” Meo (di origini sanvitesi) e molti altri concittadini che hanno lasciato il segno.
Inoltre, puntando a destagionalizzare i flussi turistici, la mostra presenta approfonditamente anche quegli eventi che caratterizzano il calendario della comunità nella stagione autunnale e invernale: si va dal Barocco Festival, che dal prossimo 20 agosto e fino a fine ottobre tornerà a celebrare Leonardo Leo e la musica del suo tempo (è la 26esima edizione), alle tradizioni natalizie, al Carnevale e ai riti della Settimana Santa, altrettanto unici secondo gli studiosi. Ma la vita di una comunità è fatta anche di eventi straordinari e anche di questo dà conto l’esposizione: come quando la piazza principale di San Vito è diventata set per alcune produzioni televisive e cinematografiche o quando i gemellaggi stretti con altre località d’Europa hanno reso concreti progetti e ideali di pace, fino alle leggende (diverse quelle che ruotano attorno alla statua argentea del Santo Patrono) e alle feste popolari che allietano questi giorni di Ferragosto.