Ascolta Nespole, il primo brano di Folktronica
Il canto di un mercante siciliano riecheggia tra vicoli e bancarelle. Come un vento da sud, si lascia trasportare dal suono del friscalettu fino al mare, fino a esplodere nel groove elettronico. È Nespole, il primo brano di Folktronica, processo di formazione e produzione tra musica elettronica e tradizione nato nel 2021 dall’incontro tra World Music Academy e Last Floor Studio.
Nespole è disponibile da oggi su tutte le piattaforme ed è affidato alla voce e alle percussioni di Livia Giaffreda, vede al tamburello e in produzione Vincenzo Gagliani, ai fiati e alla produzione Giovanni Chirico, Luca Bersaglieri alla chitarra battente, Trevize alla produzione con Last Floor Studio.
Nel brano, il dialetto, le percussioni e il friscalettu evocano la Sicilia più profonda, terra di contaminazioni e suggestioni orientali tangibili nelle architetture e nella lingua locale. La produzione si muove tra suoni acustici e beat elettronici, in linea con la migliore electro-world music internazionale.
I prossimi brani. Dopo Nespole sarà la volta di Battelli d’ori, in uscita a giugno, electro-folk garganico potente e malinconico dedicato alle migrazioni contemporanee, con le voci e la penna di Rosario Nido e Domenico Celiberti; a seguire Diavulu, in uscita a luglio, maledizione d’amore con la voce di Marenza D’Agnano che diventa suono tra i suoni di una martellante nenia elettronica; e infine Itela Nasu Po, prevista per settembre, che riprende un canto in griko con la voce di Emanuele Licci per navigare ancora una volta verso Oriente, nei porti del Mediterraneo. La produzione dei brani è curata da Vincenzo Gagliani, Francesco Barletta (Trevize) e Giovanni Chirico.
Il processo. Per quattro anni, World Music Academy e Last Floor Studio, due realtà del brindisino estremamente attive in ambito di produzione e formazione musicale, hanno lavorato con giovani artisti, producer e musicisti di diversa estrazione e background per interrogarsi su ciò che è oggi la tradizione popolare. Il processo, ancora in corso, ha coinvolto tra gli altri Emanuele Licci, Roberto Chiga, Livia Giaffreda, Go Dugong, White Ear, Walter Laureti, Dominic Sambucco e Marenza D’Agnano. Con laboratori e residenze e sessioni in studio previste all’interno del programma Nuova Generazione Trad, finanziato dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, gli artisti hanno creato un ponte tra generazioni, suoni e istanze culturali, lavorando sull’incontro tra tradizione e musica elettronica.

Loop, campionamenti e registrazioni sul campo si sono fusi con strumenti, temi e codici tradizionali, mantenendo l’idea di musica che crea comunità, rito, ritmo, occasioni in cui il corpo può danzare come in un una ronda e il suono torna a risultare nuovo, fresco, contemporaneo. Un processo inclusivo di formazione e produzione che ha visto protagonisti anche giovani musicisti selezionati tramite call pubbliche e tirocinanti del Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro), offrendo loro un’occasione concreta di sperimentazione e di crescita culturale e professionale.
Le illustrazioni di Folktronica sono a cura di Ruggero Asnago (Ruggge).
Foto: Marco De Luca